Museo Archeologico di Firenze

Palazzo della Crocetta si trova con l'entrata in via della Colonna e originariamente fu costruito per dare una degna abitazione a Maria Maddalena dè Medici che per svariati motivi aveva bisogno di un ambiente che non solo le desse comfort, ma anche bellezza e spazio. Oltre alle infinite stanze, il palazzo ebbe al suo interno un giardino splendido. Il palazzo originale era anche costituito da sottopassaggi e vari collegamenti alla chiesa dell'Annunziata e allo Spedale degli Innocenti. Dopo la morte di Maria il palazzo appartenne ai Lorena che lo rifecero in alcune sue parti. Con Firenze Capitale il Palazzo diventò sede del Museo Archeologico in quanto si decise di unire i due musei già esistenti, quello Egizio e l'Archeologico.

Inaugurato nel 1818, ospita importanti resti etruschi, per esempio, "Chimera", statua votiva in bronzo trovata ad Arezzo nel 1533 che rappresenta un animale in parte leone, in parte capra e in parte serpente. La "Chimera" è stata particolarmente stimata da Cosimo I, come simbolo di potere. Tra le sue principali attrazioni ci sono la statua "Arringatore", "Minerva", le urne in terracotta e travertino procedenti da Volterra, e il vasellame greco di ceramica illustrato con figure nere. Il museo è a sua volta ampiamente conosciuto per la sua ampia collezione egizia, seconda in Italia dopo quella di Torino.

Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze è un museo archeologico ubicato nel Palazzo della Crocetta, costruito nel 1620, all'angolo tra piazza Santissima Annunziata e Via della Colonna.

Inaugurato da Vittorio Emanuele II nel 1870 negli edifici del Cenacolo di Fuligno in via Faenza, a quell'epoca ospitava solo reperti etruschi e romani.

Con l'arricchirsi delle collezioni, si dovette far fronte alla necessità di trovargli un nuovo sito e nel 1880 venne trasferito alla sua ubicazione attuale.

Questa scultura è una copia di quella che è possibile vedere sulla Porta San Lorentino, ad Arezzo, luogo in cui venne scoperta nel 1553 la statua etrusca originale. Quest'ultima è esposta nel Museo Archeologico di Firenze.

La scoperta è molto sorprendente, in quanto la realizzazione sembra essere contemporanea. La rappresentazione di questo animale è abbastanza sorprendente; fa riferimento all'infanzia e agli animali delle favole.