Museo Casapueblo

Questo hotel a 4 stelle dispone di ottime strutture e conta 70 appartamenti con rispettive terrazze da cui si può vedere il mare, con i bellissimi tramonti, per vivere una vacanza indimenticabile. Gli appartamenti sono dotati di TV satellitare, telefono, cucinino.

La sua costruzione ha reminiscenze dei moreschi e dei greci, ci sono 2 piscine coperte ad accesso libero, una con solarium e l'altra sul mare e, in una delle foto, si possono vedere gli ombrelloni, le sedie ed i lettini sul prato. Si possono fare attività ricreative come tennis, golf, sport acquatici, escursioni, andare in palestra, fare un massaggio terapeutico e andare al centro benessere.

L'Hotel Museo Casapueblo si trova vicino a Punta del Este, la località marittima per eccellenza dell'Uruguay, in località Punta Ballena. Sulla strada da Punta del Este in direzione Montevideo, ai primi kilometri c'è l'uscita per l'Hotel. Tutto è bianco e amorfo, ricordando da vicino le case di Ibiza. La collocazione geografica è insuperabile, su di un versante della collina e con l'immensità dell'oceano di fronte. Il Museo ospita le opere dell'artista Carlos Páez Villaró, il padre di uno dei sopravvissuti della tragedia aerea da cui trae origine il fil Viven. L'entrata al museo costa 3 euro, mentre le stanze d'hotel costano 50 euro (doppia) ed assicurano una vista incredibile.

La prima impressione che ho avuto al visitare la casa-museo è stata quella di trovarmi in un posto spettacolare, pieno di pace e tranquillità. Si trova sulla riva al mare e il contrasto tra bianco bianco della facciata e il blu del mare e la luce brillante del sole mi ha fatto sentire una persona fortunata. Venne costruita da Carlos Paez Vilaró, un artista nato a Montevideo. In questa casa, laboratorio e museo, si possono ammirare le opere che l'artista ha creato. Vi vengono molti turisti che rimangono colpiti dalla maestosità del luogo. Mi è piaciuto il suo stile di disegnare e decorare le piastrelle con figure di grande effetto.

Trascendere
Da molti anni parte del periodo estivo la trascorro in Uruguay. Quest'anno la novità è stata che per la prima volta mi ha accompagnato mio genero. Ovviamente il primo pomeriggio gli abbiamo mostrato l'icona di Punta: il museo-laboratorio Casapueblo. È qualcosa che trascende i sensi, l'azzurro del mare, il bianco delle pareti, i quadri di un "grande". E sentiamo che i suoi gatti e le sue stelle ci riempiono, dando vita, con le sue frasi, a una miscela voluttuosa.