Michele Holden Petocchi
Sulla strada.
Ho già scritto in seguito. Ho scritto pensieri, sfoghi, e piccoli diari di viaggio. Ho in testa ormai già da tempo un piccolo blog personale, un luogo dove poter buttare giù due righe e perché no, farsi apprezzare per quello chi si tira davvero fuori, vivendo sempre più nell'era digitale delle frasi di effetto “copia e incolla”. Ammetto che gli aforismi e le citazioni più belle e più famose tornano sempre utili, ma questo concorso per me vuole anche essere un piccolo banco di prova. Quindi nessuna citazione (che ad ogni modo adoro infilare un po qui ed un po la), semplicemente vi racconto quello che c'e' dietro a questa foto e quello che ho provato
Estate 2013, sulla strada.
Urho Kekkonen Finlandia:
Lungo la via dell'autostop, la via del viaggio dell'avventura, (e non certo quella della vacanza), tutto può succedere. Nonostante gli imprevisti che sempre accadono, non hai un treno o un aereo da prendere, non devi correre alla banchina o al check-in tutto trafelato. Lascia che il mondo scorra un pochino più lentamente di quanto siamo abituati, con più dolcezza. Il tempo a volte sembra scomparire e l orologio non e' poi cosi importante. Che ore sono davvero non ti interessa, perché il tempo è tuo, e non è certo quello scandito dallo scorrere delle lancette o dal suono di una sveglia. E' il tuo momento, è la cosa più preziosa perché almeno per una volta nella vita tu e lui sembrate andare d'accordo. Fanculo (ma si può dire fanculo in un contest?) agli appuntamenti, al “Devo essere tassativamente li per le 20:00), fanculo anche al tuo datore di lavoro che mentre sei sull'asfalto con il dito alzato in attesa, starà sfruttando qualcun altro al posto tuo. Tutto questo è lontano, e se ti trovi in Finlandia, nel nord del paese durante l'estate e al “calare” della sera, vi assicuro che tutto quello descritto è parecchio lontano. Se avete notato le virgolette messe alla parola calare, e se avete un pochino di confidenza con il Nord Europa, saprete benissimo che il buio non cala mai, la luce è sempre presente, ed il tempo si ferma. Non è solo il buio che con la sua assenza ti fa dimenticare che sarebbe ora di dormire, ma la natura ed il silenzio che ti circonda, ti culla, e ti accompagna per tutto il tempo. Basta allontanarsi un pochino dai centri abititati (piu' si sale e meno caos c'e', seppur il termine caos per la Finlandia e per Il nord Europa in generale è un eufemismo) per essere immersi nella tranquillità. E quando non hai attorno serrande chiuse, o attività commerciali a ricordarti che dovresti andare a casa, la luce ti accompagna tutta la notte se hai voglia di camminare. Ed io ho camminato quella sera. Dopo essermi fatto scaricare da Gei r(un signore norvegese simpaticissimo che mi aveva accolto in macchina parecchi km prima), e fatti i consueti saluti, mi sono incamminato verso un trial da seguire per addentrarmi e godermi il parco. Volevo dormire in quel luogo, ce lo avevo in testa da qualche giorno, seppur non sapevo dove andare esattamente. Abbandonando poco dopo il percorso per inoltrarmi su un piccolo promontorio, ho dato il via alla mia passeggiata notturna (credo fossero le dieci al mio arrivo). Ho continuato a salire e salire per cercare il posto ideale dove piazzare la mia tenda “ 2 second” (Credetemi non voglio fargli pubblicità ma è comodissima, e se ci fosse qualcuno di Decathlon che sta leggendo questo articolo; guardate che sono alla ricerca di sponsor per qualche viaggio, se mi pagate a sto punto accetto:), Mi sono arrestato davanti ad un piccolo alberello isolato sulla salita. Dopo aver tirato fuori un pochino di roba mangereccia ed avere scattato un paio di foto, ho sentito che non era quello il mio punto ideale dove fermarmi. Se dovete aprire la tenda dove capita per dormire al volo va bene un qualsiasi posto, ma credetemi che se cercate il feeling giusto con il luogo dove vi trovate, allora continuerete a camminare finché non vi sentirete appagati. Non ho continuato a salire poi molto, ma giusto il necessario per piazzarmi dove meglio ho creduto, dove l'ho sentito. Sarei dovuto entrare nella mia casetta "portatile"per riposare, visto che nonostante la luce non ti stimoli a dormire, il sonno prima o poi comunque si fa sentire e chiede pegno. Ma non ce l ho fatta, ho dovuto fare una rapida ricognizione attorno. Sfortunatamente, forgiato dalla società della furbizia e spesso dell inganno, del "frega quando è possibile"( anche io ho i miei piccoli scheletri dentro l armadio), la mia testa spesso si girava verso la tenda nel mentre mi allontanavo per la passeggiata. Avevo sempre quel piccolo timore che qualche cosa andasse storto, ma in certi posti la mano dell uomo sembra davvero non possa ferire colpo. Quel posto e quella notte ne sono stati un esempio. Nessuno mi avrebbe infastidito e nessuno mi avrebbe rubato nulla. Quindi ho deciso di raggiungere la cima della collina e di lasciare tutta l attrezzatura dietro di me,e nulla sarebbe successo. Arrivato in cima, la pena non ne è valsa, ne è stravalsa. Alberi e foresta tutto attorno a me, la luce che illuminava l immenso scenario e l avvolgente silenzio ovattato. Meraviglioso. Guardo verso Est, dove c'e' uno dei miei sogni proibiti. La grande e sconfinata Russia. Potrei raggiungerla con una giornata di cammino credo, ma sono già' stato avvisato delle conseguenze non lievi alle quali andrei incontro facendomi beccare nel paese senza un visto. Quindi mi godo tranquillamente il panorama respirando a pieni polmoni ed immaginando altre avventure nella vecchia terra dei Gulag, del freddo mortale e dell eterno fascino che ispira chi la guarda consapevole che Mosca e San Pietroburgo sono solo una parte infinitesimale di quella sconfinata distesa. Potrei addentrarmi lo stesso un pochino di più dentro nella foresta finnica, ma le mie capacità di sopravvivenza, i viveri contati, (ed il fatto che ogni tanto bisogna fermarsi e godere di quello che hai attorno senza correre), mi convincono a fermarmi dove sono. Passero' le seguenti due ore a mangiare biscotti, ad ascoltare musica, a seguire un paio di strani volatili che si concedono ad una strana danza canora per tutta la notte inseguendosi l un l altro, a sentire un pochino di musica, ad osservare le renne molto vicine attorno a me. E come potete vedere dalla foto, a cercare lo scatto perfetto con il famoso sole di mezzanotte (le due o le tre del mattino in questo fotogramma). Con questa foto, ho cercato di immortalare tutte le emozioni, le novità, le paure, i sentimenti ed i sorrisi che quell'estate ha lasciato nella memoria.
Michele Holden Petocchi
Lungo la via dell'autostop, la via del viaggio dell'avventura, (e non certo quella della vacanza), tutto può succedere. Nonostante gli imprevisti che sempre accadono, non hai un treno o un aereo da prendere, non devi correre alla banchina o al check-in tutto trafelato. Lascia che il mondo scorra un pochino più lentamente di quanto siamo abituati, con più dolcezza. Il tempo a volte sembra scomparire e l orologio non e' poi cosi importante. Che ore sono davvero non ti interessa, perché il tempo è tuo, e non è certo quello scandito dallo scorrere delle lancette o dal suono di una sveglia. E' il tuo momento, è la cosa più preziosa perché almeno per una volta nella vita tu e lui sembrate andare d'accordo. Fanculo (ma si può dire fanculo in un contest?) agli appuntamenti, al “Devo essere tassativamente li per le 20:00), fanculo anche al tuo datore di lavoro che mentre sei sull'asfalto con il dito alzato in attesa, starà sfruttando qualcun altro al posto tuo. Tutto questo è lontano, e se ti trovi in Finlandia, nel nord del paese durante l'estate e al “calare” della sera, vi assicuro che tutto quello descritto è parecchio lontano. Se avete notato le virgolette messe alla parola calare, e se avete un pochino di confidenza con il Nord Europa, saprete benissimo che il buio non cala mai, la luce è sempre presente, ed il tempo si ferma. Non è solo il buio che con la sua assenza ti fa dimenticare che sarebbe ora di dormire, ma la natura ed il silenzio che ti circonda, ti culla, e ti accompagna per tutto il tempo. Basta allontanarsi un pochino dai centri abititati (piu' si sale e meno caos c'e', seppur il termine caos per la Finlandia e per Il nord Europa in generale è un eufemismo) per essere immersi nella tranquillità. E quando non hai attorno serrande chiuse, o attività commerciali a ricordarti che dovresti andare a casa, la luce ti accompagna tutta la notte se hai voglia di camminare. Ed io ho camminato quella sera. Dopo essermi fatto scaricare da Gei r(un signore norvegese simpaticissimo che mi aveva accolto in macchina parecchi km prima), e fatti i consueti saluti, mi sono incamminato verso un trial da seguire per addentrarmi e godermi il parco. Volevo dormire in quel luogo, ce lo avevo in testa da qualche giorno, seppur non sapevo dove andare esattamente. Abbandonando poco dopo il percorso per inoltrarmi su un piccolo promontorio, ho dato il via alla mia passeggiata notturna (credo fossero le dieci al mio arrivo). Ho continuato a salire e salire per cercare il posto ideale dove piazzare la mia tenda “ 2 second” (Credetemi non voglio fargli pubblicità ma è comodissima, e se ci fosse qualcuno di Decathlon che sta leggendo questo articolo; guardate che sono alla ricerca di sponsor per qualche viaggio, se mi pagate a sto punto accetto:), Mi sono arrestato davanti ad un piccolo alberello isolato sulla salita. Dopo aver tirato fuori un pochino di roba mangereccia ed avere scattato un paio di foto, ho sentito che non era quello il mio punto ideale dove fermarmi. Se dovete aprire la tenda dove capita per dormire al volo va bene un qualsiasi posto, ma credetemi che se cercate il feeling giusto con il luogo dove vi trovate, allora continuerete a camminare finché non vi sentirete appagati. Non ho continuato a salire poi molto, ma giusto il necessario per piazzarmi dove meglio ho creduto, dove l'ho sentito. Sarei dovuto entrare nella mia casetta "portatile"per riposare, visto che nonostante la luce non ti stimoli a dormire, il sonno prima o poi comunque si fa sentire e chiede pegno. Ma non ce l ho fatta, ho dovuto fare una rapida ricognizione attorno. Sfortunatamente, forgiato dalla società della furbizia e spesso dell inganno, del "frega quando è possibile"( anche io ho i miei piccoli scheletri dentro l armadio), la mia testa spesso si girava verso la tenda nel mentre mi allontanavo per la passeggiata. Avevo sempre quel piccolo timore che qualche cosa andasse storto, ma in certi posti la mano dell uomo sembra davvero non possa ferire colpo. Quel posto e quella notte ne sono stati un esempio. Nessuno mi avrebbe infastidito e nessuno mi avrebbe rubato nulla. Quindi ho deciso di raggiungere la cima della collina e di lasciare tutta l attrezzatura dietro di me,e nulla sarebbe successo. Arrivato in cima, la pena non ne è valsa, ne è stravalsa. Alberi e foresta tutto attorno a me, la luce che illuminava l immenso scenario e l avvolgente silenzio ovattato. Meraviglioso. Guardo verso Est, dove c'e' uno dei miei sogni proibiti. La grande e sconfinata Russia. Potrei raggiungerla con una giornata di cammino credo, ma sono già' stato avvisato delle conseguenze non lievi alle quali andrei incontro facendomi beccare nel paese senza un visto. Quindi mi godo tranquillamente il panorama respirando a pieni polmoni ed immaginando altre avventure nella vecchia terra dei Gulag, del freddo mortale e dell eterno fascino che ispira chi la guarda consapevole che Mosca e San Pietroburgo sono solo una parte infinitesimale di quella sconfinata distesa. Potrei addentrarmi lo stesso un pochino di più dentro nella foresta finnica, ma le mie capacità di sopravvivenza, i viveri contati, (ed il fatto che ogni tanto bisogna fermarsi e godere di quello che hai attorno senza correre), mi convincono a fermarmi dove sono. Passero' le seguenti due ore a mangiare biscotti, ad ascoltare musica, a seguire un paio di strani volatili che si concedono ad una strana danza canora per tutta la notte inseguendosi l un l altro, a sentire un pochino di musica, ad osservare le renne molto vicine attorno a me. E come potete vedere dalla foto, a cercare lo scatto perfetto con il famoso sole di mezzanotte (le due o le tre del mattino in questo fotogramma). Con questa foto, ho cercato di immortalare tutte le emozioni, le novità, le paure, i sentimenti ed i sorrisi che quell'estate ha lasciato nella memoria.
Michele Holden Petocchi
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