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La leggenda racconta che un giovane...
La leggenda racconta che un giovane chiamato Voto, che si trovava a caccia da queste parti, dopo aver visto un cervo, lo inseguì finché giunse al monte Pano; fu in quel momento che il suo cavallo scivolò e cadde nel burrone. Il cavallo, come se avesse le ali, atterrò dolcemente a terra. Il ragazzo trovò una piccola grotta dove c'erano i resti di un eremita di nome Juan de Atarés. Stupefatto corse a Saragozza, dove vendette i suoi beni e con tutti i suoi fratelli si ritirò in questo luogo per svolgere una vita eremitica. A poco a poco, si riunirono qui sempre più eremiti e si iniziarono i lavori di una piccola costruzione che già nel IX secolo era conosciuta con il nome di Monastero di San Juan Baurista del Monte Pano.
Questo monastero fu donato all'ordine di Cluny dal re Sancho Ramírez e prese il nome attuale di San Juan de la Peña, diventando il primo posto in cui venne accolto favorevolmente il nuovo rito liturgico romano. L'esterno si distingue dal resto del chiostro nel quale, secondo gli studiosi, intervennero due tipi di costruttori. Al primo edificio romanico languedocino si attribuisce la costruzione di fine del XI secolo dell'ala settentrionale di cui rimane poco giacché fu colpita da un incendio nel 1675. Altre parti sono attribuite al costruttore noto come il Maestro di San Juan de la Peña. Al suo interno è spettacolare la sala conosciuta come sala dei Consigli, costruita tra il IX e l'XI di forma trapezoidale sostenuta da quattro colonne e divisa in due navate. La visita di questo monastero è una tappa obbligata, che non si può perdere per via della sua straordinaria bellezza.
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