cinzia d'agostino
Un grande passato
Un massiccio palazzo che è situato nella piazza omonima del Comune di Genzano: Sforza Cesarini. Doveva esistere qui probabilmente già nel 1400, quasi parte integrante del nucleo medievale che sta alle sue spalle. Ma quando ne divenne proprietario il duca Giuliano Cesarini, morto nel 1565, quello che era, una struttura fortificata che vigilava sulla vallata, iniziò a trasformarsi anche se, davanti a un sistema di strade rettilinee che si andavano formando per ingentilire il borgo medievale, il grande portone d'ingresso rimase sempre storto e divenne simmetrico rispetto alla nuova urbanizzazione solo nel 1700.
Ma è nel 1800 che c'è la svolta, per il palazzo, che dentro diventa un paradiso di pitture in ogni angolo, grazie all'architetto Augusto Lanciani e a una coppia di duchi davvero illuminati, Lorenzo Sforza Cesarini e la moglie inglese Caroline Shirley. Intanto, la facciata principale era diventata tale e quale a quella del Palazzo Farnese di Roma, arricchendosi di travertini e marmi (mentre il suo lato b rimase tutto rivestito di mattoncini). Purtroppo, il palazzo nel 1900 ha conosciuto brutti periodi, abbandonato dalla famiglia, nella II guerra mondiale, a causa dei bombardamenti che coinvolsero il comune, venne usato come casa dagli sfollati che, per scaldarsi, bruciarono gli arredi rimasti. Incurie e degrado fecero perdere quasi del tutto i meravigliosi interior pitturati che per fortuna sono stati in parte recuperati grazie al restauro (al momento fermo per mancanza di fondi) effettuato dal Comune, proprietario dell'edificio dal 1998. Nonostante però dentro le stanze siano spoglie, bastano quei pochi dipinti salvati a immaginarne la magnificenza. Suggestiva la scala a chiocciola e l'ultimo piano con terrazzo da cui c'è una stupenda vista sul lago di Nemi: al tempo degli Sforza Cesarini era usato come lavanderia. Aperto in genere sabato, domenica e festivi (10-13/16-20, estate, 15-19 inverno) o in occasione di eventi e mostre.
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