Parco nazionale delle Everglades

Per chi viene a passare qualche giorno a Miami, a parte le spiagge o lo shopping o la vita notturna, i passatempi preferiti dagli italiani, consiglio di andare a fare una gita alle Everglades, le paludi che, fino a qualche decina di anni fa, raggiungevano la citta' e che hanno consentito alle tribu' pellerosse della Florida di non essere sconfitte, caso assolutamente unico, dalle truppe bianche.
Oggi, le Everglades sono diventate un parco naturale, e costituiscono una meta turistica strardinaria, con le sue paludi, le sue mangrovie e, soprattutto, i suoi alligatori.
Arrivarci e' facile, basta prendere la Calle Ocho, quella della Little Havana, per intenderci, e seguirla in direzione ovest fino a raggiungere una qualsiasi tra la varie postazioni, gestite ancor oggi dagli indiani Miccosukee, che vi offrono un giro in barca, quelle che si vedono nei film, con una grandissima elica a poppa, che sembra piu' quella di un aereo che non di un motoscafo.

Praticamente tutto il Sud della penisola della Florida è una grande zona di pantani, che custodisce riserve indie e caimani. C'è poi il Parco nazionale degli Everglades, uno dei più interessanti e atipici dei molti parchi targati USA. A prima vista sembra una grande pianura inondata, dalla quale spuntano alcune zone erbose. Osservando con più attenzione si apprezza l'enorme varietà dell'ecosistema del parco, costituita fondamentalmente da uccelli e rettili. Ci si muove su barconi da palude, con un grande ventilatore nella parte posteriore, e la visita è davvero divertente e raccomandata. Dal centro