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Bellissima opera sacra

Ogni volta che passavo davanti a quell'immenso luogo quasi in rovina, mi chiedevo cosa fosse. Mi spiaceva vedere un imponente edificio abbandonato a se stesso così.
Non fu mia sorpresa vedere un giorno una recinzione che lo circondava, segno che la sua ristrutturazione stava iniziando.
Due anni più tardi, ecco riapre al pubblico l'ex chiesa di San Vincenzo, che ora si chiama Teatinos. È aperta dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:30, anche il sabato, la domenica e nei giorni festivi.
L'allora vescovo della città concesse ai Teatinos (arrivati a Piacenza nel 1571) un luogo da usare come convento: la chiesa di San Vincenzo, per l'appunto, costruita nel 1728 in sostituzione di un vecchio edificio medievale.

La costruzione della nuova chiesa iniziò nel 1595 e fu consacrata nel 1629. Molto è stato fatto perché la chiesa risaltasse per le belle opere sacre, avvalendosi del lavoro di artisti locali.
Nomi come Giovanni Battista Galluzzi, Giovanni Evangelista Draghi, Felice Riela e Federico Ferrari sono poi passati alla storia come grandi maestri.
La chiesa fu saccheggiata dall'invasione di Napoleone, che si impossessò di numerose opere d'arte.
Nel 1843 fu acquistata dalla Confraternita del Cristo, che vi fondò una scuola. Questa però fu completamente distrutta in seguito.
Nel 1972, con la rimozione della Confraternita del Cristo, il complesso divenne municipio, ma fu mantenuto chiuso fino a quattro anni fa, quando vennero iniziati i lavori di restauro, sia della parte interna che dell'ex chiesa.

Visitare questo luogo ti fa tornare in un'epoca in cui è il tempo a dettare le regole. Personalmente ritengo che l'ex chiesa di San Vincenzo sia una delle più belle opere sacre che abbia mai visitato.
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