cinzia d'agostino
Fondata da San Francesco
Sembra che il poverello di Assisi, nelle sue peregrinazioni in giro per l'Italia, si sia fermato a Sutri fino a organizzare la costruzione di una chiesa che poi da lui prese il nome, anche se in origine era dedicata a Sant'Angelo. Parliamo del 1222. E qui dovrebbe essere arrivato pure un altro santo famoso, Antonio da Padova. Fatto sta che l'edificio di oggi è il risultato di interventi di ristrutturazione anche piuttosto massicci, se è vero che per metterli in pratica si "smontò" la piazza attigua, oggi abbastanza ampia (se pure invasa dai parcheggi auto), eliminando palazzi tutto intorno. Lo volle il papa Giulio II nel 1506, lanciando anche l'idea di una scomunica su chiunque avesse osato ricostruire qualcosa lì.
All'esterno, la chiesa si mostra massiccia e anonima, all'interno si presenta scarna in fatto di ornamenti, a parte alcuni che da soli valgono la visita. Sia nella parte destra che sinistra, al di là delle colonne, c'è la presenza di dipinti e soprattutto affreschi che, nonostante siano piuttosto rovinati, donano a chi li guarda un intenso senso religioso e di pace. Come, immediatamente a destra dell'entrata, su un piccolo altare con la statua di San Francesco, una Madonna con Bambino in piedi, cinta da una corona dorata in stucco. Qua e là, altre cornici decorate che si richiamano al gusto barocco. Il soffitto è una capriata in legno. Quando si sta per uscire, un'altra sorpresa sopra l'uscio: un enorme involucro di legno decorato in cui è conservato un antico organo, cui si accede da una scala a chiocciola alla destra della porta.
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