Douz, la porta del Sahara

Duz (o Douz) significa collina verde ed è l'ultima oasi prima di entrare nel Sahara. Arrivando dalla strada principale e lasciandosi alle spalle il lago salato Chott el Derij, dai colori completamente bianchi, ci trova di fronte a 150.000 palme. A fianco delle dune, la sabbia, l'immensità gialla, i dromedari seduti, allinaeati, camminando o sperando che qualche turista li monti, vestito da Sarahui, per addentrasi nel deserto. Il nostro tour, organizzato da un amico di Tunisi, percorse un cammino poco convenzionale e fu letteralmente un'avventura, tra piccole oasi con palme dove ci si fermava a mangiare, bere un tè o semplicemnte a riposare un po'.

Nei dintorni della città c'è la possibilità di noleggiare a modica cifra per un' ora un dromedario e relativa guida per addentrarsi all' inizio della grande duna di Douz , il nostro cammelliere parla in maniera approssimativa francese ma solo arabo, ci guida cantando motivi berberi in quella che sarà una passeggiata nel silenzio e nel piacevole nulla dell' inizio del deserto.
Ci si sente un po' Lawrence D' Arabia qui anche se il deserto vero è un' altra cosa e nasconde numerose e terribili insidie qui invece si ci rilassa e si prende confidenza con l' animale in un paesaggio aperto e sconfinato.

Dopo centinaia di chilometri a 48 ° sotto il sole cocente in 4x4 su delle piste in mezzo al paesaggio arido della Tunisia, con 3 punture in sole 6 ore, siamo arrivati a Douz, la porta del deserto. Del deserto più bello che si possa immaginare, il deserto rosso del Sahara. La pace, l'immensità il silenzio senza fine, il bel tono arancione del tramonto. Producono una sensazione semplicemente indescrivibile. E come no, la sua gente, un autentica meraviglia e una cura antistress.

Bellissima oasi nel deserto di Douz in Tunisia.
Agosto 2013