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Buddha Win Sein

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Il più grande Buddha disteso del mondo

Il venerabile Baddhanta Kesara vive da asceta in cima a una collina, nei pressi di Yadanadaung, a circa venti chilometri da Mawalyine, sulla strada che porta a Mudon. Ogni mattina esce dalla sua pagodina e osserva l'avanzamento dei lavori di quella che è forse una delle opere più megalomani del pianeta. L'opera in questione nasce da un sogno fatto decine di anni fa dal venerabile. A stare a lui, il Buddha gli si era manifestato in sogno e lo aveva invitato a realizzare un glorioso monumento in suo onore. Il venerabile, a quel punto, era sceso dalla sua collinetta e aveva lanciato l'iniziativa tra i suoi fedeli. Una statua del Buddha, distesa come lo era stato il Buddha nell'ultimo discorso che aveva fatto ai fedeli prima di morire, rivolta verso occidente. Ma una statua che doveva essere immensa, come lo era il Buddha, e, inoltre, unicamente frutto della fatica e dei doni dei fedelissimi.

La statua, ancora in corso d'opera, la si vede da lontano ed è introdotta da circa trecento statuine di monaci, alte circa quattro metri, in posizione di preghiera. E` lunga circa 180 metri, alta l'equivalente di undici piani di un edificio, e all'interno contiene 182 cappelle, in ognuna delle quali è allestita una scena della vita del Buddha.Al suo interno si accede dalla nuca, e già oggi, ben prima che i lavori siano terminati, lquanto iniziato nei primi anni '90 risente della fatica e forse anche della mancanza di tecnologie avanzate per la costruzione di quest'opera mostruosa. Al di là dell'aspetto kitsch della statua (che vale comunque assolutamente la pena di visitare se non altro per apprezzare a che punto può portare la fede o il delirio religioso), interessanti mi sono sembrate le ricostruzioni delle scene all'interno. In particolare quelle che descrivono le punizioni dei peccatori. Punizioni che nemmeno la fervida mente di Dante avrebbe potuto immaginare. Squartamenti, torture raffinatissime, impalamenti, stupri, annegamenti allietano le sale centrali del quarto piano e ci invitano sicuramente a meditare sulle conseguenze dei nostri peccati.
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