cittus
stupendo villaggio troglodita
È uno stupendo villaggio troglodita (così dicono loro) quasi abbandonato in mezzo al deserto, a due km dal paese nuovo, per i colori del deserto e le forme delle montagne sembra di stare in Arizona.
Questo souk, a 10 km da Tataouine, era una sorta di granaio fortificato nel quale si conservava il grano da vendere alle tribù nomadi che qui si riunivano, è arrampicato sul lato di un colle e nella vallata ai piedi si possono vedere tantissime tombe dei capi delle tribù nomadi morti nelle vicinanze dal X sec.
Il paese vero e proprio è stato spostato negli anni '60 a due km di distanza, per arrivarci in lounge bisogna chiedere all'autista di portarvici e dargli una piccola mancia.
Vi abita una comunità che vive di agricoltura dove l'acqua scarseggia, stanno recuperando il villaggio antico senza l'aiuto del governo(quello vecchio si sarebbe rubato tutto lasciando forse le briciole, chissà cosa porterà il futuro) per poter vivere più dignitosamente grazie al turismo.
Ci siamo arrivati grazie alla Guide du Routard, nostra croce e delizia, infatti la guida francese ci consigliava questo angolo di paradiso però dicendoci che vi erano un albergo e un ostello: L'ostello era stato chiuso tre anni prima che la guida venisse scritta e l'albergo è gestito dai giovani del paese, bisogna quindi telefonare per farsi aprire (l'autista del lounge conosce il numero), noi ovviamente volevamo dormire in ostello, che dovrebbe costare 3 euro contro i 10 dell'albergo, e ci hanno preso per pazzi per poi spiegarci che l'ostello è fermo da anni.
I gestori dell'albergo sono stati gentilissimi, ci hanno dato due cose da mangiare(quello che potevano) per sfamare i due cretini arrivati lì alle 8,30 di sera(ad agosto nel deserto) senza prenotare e ci hanno aperto le loro stupende stanze!
Hanno riadattato, come va nei souk, le vecchie case e cantine in camere, in maniera veramente eccezionale.
C'è anche l'unica famiglia che abita ancora nel souk che ha una sorta di pensione/ristorante ma non abbiamo approfondito.
Insomma la mattina ci siamo alzati all'alba(5.30) per poter fare una passeggiata e... è veramente un luogo magico, il paese è completamente abbandonato e in mezzo alle costruzioni in pietra color terra si staglia una moschea bianca, il villaggio si arrampica su una collina e ci è stato spiegato che le case più alte sono abbandonate da secoli (dicevano dal XII-XIV sec), si può camminare quindi in mezzo alle macerie, nelle parti più basse si possono vedere ancora costruzioni risalenti all'età coloniale, girovagando un po' nella campagna-deserto abbiamo incontrato due uomini che andavano a lavoro con un asino e un cavallo.
Andandoci in inverno i ragazzi della zona possono accompagnarvi a fare dei trekking anche di diverse ore, esperienza non affrontata per la calura estiva.
I colori e il paesaggio sono decisamente le cose che colpiscono di più, le foto saranno più chiare delle mie parole!
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