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Dove la buona tradizione emiliana è di casa

La buona tradizione emiliana trova il suo contesto ideale in questa osteria a conduzione familiare. Il locale è improntato sullo stile di una vecchia trattoria, con forti richiami, sia nel contesto che nell’arredamento, alla cultura rurale della “bassa parmense” (come viene identificato il territorio della pianura emiliana immediatamente a sud del Po). Cosa che si ritrova poi anche nelle specialità proposte. Il menu è, infatti, abbastanza ristretto e soggetto a variazioni che seguono la stagionalità dei prodotti. La filosofia è quella di portare in tavola solo piatti genuini, realizzati con quello che la terra ha, di volta in volta, da offrire. I contorni, per esempio, sono spesso preparati con le verdure coltivate nell’orto che sorge sul retro del locale. I salumi, su tutti il pregiato culatello (siamo, infatti, a pochi chilometri da Zibello, che è patria di questa specialità a marchio D.O.P.), provengono solo da allevatori di fiducia, nel rispetto di una filiera corta, che privilegia il rapporto diretto tra produttore e consumatore. La cura e la passione nella scelta delle materie prime e nell’allestire un menu sempre in linea con la stagione si ritrova poi nella qualità dei piatti proposti. Ci sono dei capisaldi, disponibili tutto l’anno, come i tortelli di zucca o alle erbette per quanto riguarda i primi. E i tortelli sono davvero una specialità della casa: fatti rigorosamente a mano, delicati e ricchi di gusto anche senza ricorrere a condimenti particolari. Tra le specialità, tuttavia, meritano una menzione particolare anche gli antipasti caldi, con sfiziosissimi assaggi (mini torte di pasta sfoglia ripiena, bruschettine e polpette) a base di funghi e verdure di stagione e il già citato culatello (qui è davvero superlativo). Buoni anche i secondi, dov’è ovviamente la carne a farla da padrona: dagli stracotti tipici della cucina della bassa parmense a piatti più tradizionali, come l’anatra al forno (accompagnata da un godurioso sughetto e delle ottime patate) o il filetto di manzo, proposto in varie versioni (notevole quella all’aceto balsamico, tanto per citare un altro prodotto tipico emiliano). Nel periodo dei funghi, da non perdere il secondo piatto a base di soli porcini, proposti in varie versioni (impanati, trifolati e in crosta di pasta sfoglia). Buona anche la proposta dei dolci, pur senza picchi particolari. Anche qui, ai classici immancabili (come il semifreddo all’amaretto) se ne affiancano altri ispirati alla stagione (come la torta ciliegie e cioccolato, nel periodo tra fine primavera e inizio estate, o la torta a base di nocciole e mandorle, tipicamente autunnale).

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Informazioni Osteria Ardenga

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