Intagliati su delle enormipareti...
Intagliati su delle enormipareti rocciose, questi due templi -il più grande dedicato a Ramses II ed il più piccolo a sua moglie, Nefertari-, sono impressionanti se si contemplano dalla base ma soprattutto se si considera che risalgono al XIII secolo a.C. Oltra all'imponente facciata, presieduta da quattro giganteschi colossi di faraoni seduti sui loro troni e con la doppia corona dell'Alto e Basso Egitto, il gran tempio di Abu Simbel nasconde la sala ipostila che ospita imponenti statue di Ramses II e bassorileivi in cui sconfigge i suoi nemici e il santuario dove il sovrano appare seduto vicino agli dei Amon, Ptah e Ra Horakhti. Lì, due giorni all'anno (febbraio-ottobre), il sole colpisce le statue producendo un incredibile effetto.
Realizzato nella stessa epoca in cui venne costruito il tempio di Ramses II, il tempio di Hathor è dedicato alla moglie, la regina Nefertari. La facciata è caratterizzata da sei colossi di 10 metri di altezza, scavati nella roccia. I due situati alle estremità rappresentano Ramses II, mentre i due centrali rappresentano la regina Nefertari. Tra le gambe di queste statue, sono rappresentate inoltre sculture di re e principesse, di dimensioni minori. Questo tempio venne scoperto durante il secolo scorso per merito di una spedizione italiana e per andare a visitarlo, il viaggio in auto risulta faticoso, ma sicuramente più economico dell'aereo e soprattutto si ha la possibilità di rimanere più tempo ad ammirarlo.


