Chiesa della Martorana

La Chiesa della Martorana è, dopo la Cattedrale, il luogo di culto più imponente di Palermo. In realtà era chiamata Chiesa di Santa Maria del Almirante (Martorana), ma è stato soprannominato La Martorana perché è stata donata nel 1433 alle monache benedettine di un vicino convento, fondato nel 1146 da Eloisa Martorana.

Venne costruita nel 1143 da Giorgio d'Antiochia, emiro siriano di re Ruggero II, su una pianta a croce greca già esistente. Inizialmente doveva essere una moschea, come si può capire da molti testi arabi che menzionano più volte il nome di Allah.

L'edificio è un'opera d'arte in sé che unisce lo stile normanno con quelli successivi. Le suore del convento hanno demolito l'abside normanno e ne hanno ridisegnato l'aspetto in stile barocco, aggiungendo la propria cappella decorata con affreschi. Si entra dall'accesso sul campanile, la cui cupola crollò durante il terremoto del 1726.

Siamo in una delle bellissime chiese che si trovano Palermo; ammiriamo i suoi interni dorati e zeppi di mosaici, prestando particolare attenzione alle sue cupole.
La chiesa è stata costruita dal siriano George di Antiochia, ammiraglio e numero due del regno normanno.
Sulla parte inferiore si trovano altri mosaici, uno dei quali rappresenta Re Ruggero II in abito da cerimonia incoronato da Gesù (una bazzecola).

All'interno le cupole rivestite di blu e oro fanno restare il turista col maso all'insù.