Isolotto Faraglione del Pan di Zucchero

A partire da qui entriamo nella parte della Sardegna piena di miniere, alcune in disuso, in cui si sono estratti molti minerali per secoli. Il turismo di massa è ancora limitato ma non per questo scarseggia il fascino in questa parte di costa, come l'isolotto di Pan di Zucchero, Cala Domestica e Cala Gonnesa.

Abbiamo chiesto di essere portati al Pan di Zucchero e sono rimasti un po' sorpresi perchè non avevano mai sentito parlare del posto. Ci hanno portato fino alla piccola cala di fronte all'isolotto, alla quale si accede dopo essersi allontanati dalla strada e discendendo per la sinuosa stradina fino al mare. Ci avevamo messo 25 minuti. Qui ci siamo salutati, loro hanno scattato una foto del luogo e noi siamo rimasti a farci un bagno nella calda acqua cristallina.

Candido, cristallino, apparentemente friabile, in una parola zuccheroso! Questo incredibile monumento della natura prende il nome proprio dal suo aspetto, che ricorda una grande zolla di zucchero lanciata nel mare azzurro di Masua. Ovviamente nel nome c’è un implicito richiamo al Pão de Açúcar di Rio De Janeiro che personalmente, sebbene infinitamente più famoso, ritengo non abbia lo stessa suggestione! È un imponente faraglione calcareo alto 133 m e esteso quasi 4 ettari. Si raggiunge percorrendo la SP 83 in direzione Masua. La sua natura carsica lo rende particolarmente sensibile all’erosione eolica e all’azione dell’acqua piovana come dimostrano le due grandi arcate presenti sulle pareti nord-ovest e sud-est (esposte ai venti di maestrale e scirocco) e le numerose fratture e nicchie che caratterizzano le sue pareti.

La piccola isola del Pan di Zucchero si trova nella bellissima insenatura di Masua, situata lungo la costa iglesiente.
Il Pan di Zucchero è un faraglione calcareo, dell' altezza di 133 m, caratterizzato dal colore chiaro e dalla superficie costituita da alti gradoni piatti che si estende per circa 3,72 ettari che gli conferisce la forma di un gigantesco dolce. L’isola si è formata in seguito all’erosione marina ed eolica.

Negli anfratti di origine carsica situati alla sua base si può entrare grazie alle numerose escursioni in barca che partono dalla spiaggia antistante.

Altro che scogliere di dover.

Uno dei faraglioni più grandi ed affascinanti del mediterraneo!