Simonetta Di Zanutto
La piazza di Ada Negri
"Se de la patria il giovanile e fresco disio sale al mio cor come un incenso, tutta bianca nel sole io ti ripenso piazza di San Francesco". Sono i versi tratti da "Maternità" di Ada Negri e scolpiti su un lato di una lapide posta su questa piazza che viene comunemente detta piazza San Francesco, dal nome della famosa e bella chiesa che sorge su questo spazio aperto, ripresa nelle strofe della poetessa lodigiana.
Una chiesa speciale, visto che "dal vano delle due bifore ancora sorride il cielo con pupille azzurre sulla facciata del mio San Francesco, sguardo di bimbo in tormentato volto di vegliardo che a me tutto perdona…" come racconta ancora Ada Negri nella poesia "Vespertina", i cui versi sono scolpiti dall'altro lato della lapide.
Questa piazza, entrata a far parte della storia della poesia italiana, ha forma rettangolare ed è pavimentata a "ricciato", ovvero con i ciottoli di fiume, tipici delle città lombarde. A fianco della chiesa di San Francesco sorge la facciata dell'Ospedale Maggiore, tutt'ora funzionante.
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