Secondo la Halakhah, la legge che...
Secondo la Halakhah, la legge che regola la vita quotidiana degli ebrei, sefarditi o askhenazi che siano, la terra dove sono sepolti gli ebrei è sacra e resta sacra per sempre. È assolutamente vietato disturbare i morti, rimuoverli o trasferirli altrove. E il rispetto dei morti è così importante che il reperimento di uno spazio da adibire a cimitero e, in seguito, il suo allestimento, costituiscono il primo dovere di una comunità ebraica che decida di radicarsi in un determinato territorio. Il primo segno che un gruppo di ebrei ha deciso di fermarsi in un posto.
L’Antico Cimitero Ebraico di Venezia risale al 1386, anno in cui la Serenissima Repubblica concede alla comunità uno spazio da adibire a sepoltura dei morti. Il luogo è infelice e sarà fonte di infinite diatribe, visto che i terreni in questione, al Lido di Venezia, nei pressi di San Nicolò, si situano nelle vicinanze di un monastero benedettino. Resta che l’esistenza, così remota nel tempo, di un cimitero testimonia di come la comunità ebraica veneziana, assieme a quella di Praga, sia una delle più antiche d’Europa.
