Tempio di San Pietro in Montorio a Roma

Sta qui, sul colle del Gianicolo, dal Medioevo, quando fu fondata dai Celestini, i monaci seguaci del discusso papa Celestino V. Passata di mano ad altri monaci, Benedettini e Francescani, fu reinventata alla fine del 1400 quando venne costruito un nuovo edificio sul vecchio, con i fondi dei re spagnoli Filippo V e Isabella di Castiglia. La chiesa, che mostra ora una facciata rinascimentale, è molto gettonata per i matrimoni: non molto grande, regala un intenso senso di intimità. Nel suo chiostro, un gioiello nel gioiello, il Tempietto del Bramante, sedici colonne che sorreggono una cupola, in un insieme di forme rotondeggianti e "morbide", un classico dell'architettura del Rinascimento, eretto all'inizio del 1500 da Donato Bramante.

Il suo nome significa San Pietro nel Monte d'Oro e dicono che è stato qui dove hanno crocifisso San Pietro a testa in giù. Per questo molti anni dopo è stata costruita la chiesa per ricordare il posto. Quello che più colpisce di questo posto è senza dubio il chiostro dove c'è il tempietto del Bramante. Si tratta di un'opera circolare circondata da colonne e con una cupola bellissima. Fu realizzata nel 1502 e dicono che è stato il progetto che Bramante aveva realizzato per la basilica di San Pietro. Attualmente questo tempio si trova dentro l'ambasciata spagnola, non è qualcosa di definitivo ma a me è sembrato piuttosto curioso.